Mutui: con il nuovo rialzo dei tassi crescono ancora i costi di prestiti e mutui. Per chi ha stipulato un mutuo a tasso variabile la rata, rispetto a settembre, potrebbe crescere anche di 188,72 euro.

28 Ottobre 2022

È di ieri la notizia della decisione, da parte della BCE, di alzare ulteriormente il tasso di riferimento, di 75 punti base. Si tratta del secondo aumento consecutivo dopo quello di settembre. 

Un duro colpo per le famiglie che hanno sottoscritto mutui a tassi variabili, a maggior ragione dal momento che la presidente BCE Christine Lagarde non ha escluso, per i prossimi mesi, nuove strette per frenare l’inflazione, nonostante i rischi di recessione.

A settembre l’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori aveva già calcolato, per i mutui a tasso variabile, un aumento della rata di +59,45 euro al mese, ovvero +713,38 euro annui (prendendo in considerazione un mutuo a tasso variabile dell’importo di 115.000 euro per la durata di 25 anni). Oggi tale situazione peggiora ulteriormente: considerando la stessa tipologia di mutuo, la rata, da settembre a novembre 2022, aumenta di ben +188,72 euro. 

Un aggravio insostenibile per molte famiglie, che si somma ai rincari a cui devono far fronte sul piano dell’energia e dei prezzi dei beni e dei servizi.

È urgente che il Governo prenda provvedimenti tempestivi per fronteggiare una situazione che rischia di diventare “esplosiva”. Prima di tutto è necessario che, insieme a Banca d’Italia, vigili attentamente sull’andamento dei tassi applicati sui mutui, affinché, oltre ai “normali” aumenti, non si aggiungano fenomeni speculativi da parte degli istituti di credito.

Inoltre, è indispensabile, in una fase delicata e complessa come quella attuale, prevedere un ampliamento della platea del fondo di solidarietà per i mutui sulla prima casa c.d. Gasparrini e disporre la proroga della possibilità di sospendere le rate del mutuo per l’acquisto della prima casa (fondo Consap) che, salvo proroghe, scadrà a fine anno, congiuntamente al rinnovo degli accordi Assofin e ABI, che avevano aiutato i cittadini in difficoltà con il pagamento delle rate nel periodo Covid. In un momento così difficile per le famiglie, tutti i cittadini, anche coloro che non dovessero rientrare nella platea di beneficiari dei fondi in essere, potrebbero riscontrare serie difficoltà nel pagamento delle rate: ecco perché il Governo dovrebbe pensare anche a loro, estendendo in tal senso le agevolazioni. Inoltre, sarebbe utile che tutti gli istituti di credito adottassero, come già alcuni hanno fatto, delle iniziative per venire incontro alle famiglie che hanno difficoltà a pagare mutui e prestiti. 

È opportuno, poi, apportare alcuni correttivi alle agevolazioni disponibili: per quanto riguarda il fondo Consap per gli under 36, molti ci segnalano che gli istituti di credito, oltre a non concedere mutui a tasso fisso, chiedono ulteriori garanzie rispetto a quanto previsto dalla norma, a nostro avviso del tutto illegittime e vessatorie. Ancor più preoccupante ciò che avviene in merito al ricalcolo degli interessi sulle quote di mutuo differite per la sospensione delle rate (ad esempio per il fondo Gasparrini, per le agevolazioni del periodo Covid o per i terremoti) che anziché essere limitato alla quota di capitale sospeso, viene ricalcolato sull’intero valore del mutuo residuo. Questo rischia di tradursi in una vera e propria trappola per i cittadini, che si trovano a pagare a caro prezzo tali sospensioni.

Infine, ai cittadini che volessero valutare una surroga del mutuo stipulato, consigliamo di rivolgersi agli sportelli di Federconsumatori, presenti in tutta Italia.

In allegato un breve vademecum su come usufruire delle agevolazioni sui mutui.

Per info e tutele potete contattarci allo 0255025313 o scrivere alla mail
sportello@federconsumatori.milano.it