“Senza glutine” è un inganno?

1 Ottobre 2019

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Quella del “senza glutine” è diventata una vera e propria moda e i prodotti sul mercato con questa dicitura sono ormai centinaia. Ma forse l’apparenza inganna. Come ha riportato il quotidiano La Repubblica, “secondo un’indagine dell’Associazione italiana celiachia (Aic) su dati Nielsen, nel 2016 il mercato del gluten free in Italia ha toccato i 320 milioni di euro di valore”. Tuttavia i prodotti “senza glutine” sono necessari solo per le persone celiache, cioè intolleranti al glutine. Tutti gli altri, in via teorica, non hanno alcun bisogno di tali prodotti.

Molte aziende sfruttano la moda inserendo la dicitura “senza glutine” anche su prodotti che non contengono il glutine per loro natura, come i formaggi, il the e addirittura (ma questo non in Italia) l’acqua minerale.

Le norme che regolano questo settore sono stringenti. Il regolamento europeo 828/2014 afferma che “le informazioni sugli alimenti non dovrebbero indurre in errore suggerendo che l’alimento possiede caratteristiche particolari”.

Eppure spesso i consumatori vengono tratti volutamente in inganno attraverso strategie aggressive di marketing che hanno condotto, almeno in questo caso, a convincere milioni di persone della necessità di acquistare prodotti senza glutine per dimagrire o avere una vita più sana. Ma i prodotti senza glutine, come detto, sono una necessità solo per i celiaci.