Vademecum – Stop ai mutui sulla prima casa

26 Marzo 2020

Il Decreto Legge n. 18/2020 (Cura Italia) emanato dal governo (e il precedente Decreto Legge n. 9/2020, art. 26) concede, all’art. 54, la possibilità di sospendere i mutui sulla prima casa. Nello specifico:

  • Per un periodo di 9 mesi dall’entrata in vigore del Decreto c’è la possibilità di sospendere le rate dei mutui sulla prima casa.
  • Il fondo di solidarietà è denominato “Fondo Gasparrini” (legge 244/2007).
  • La possibilità è in favore dei lavoratori dipendenti che si sono visti sospendere o ridurre l’orario di lavoro per almeno trenta giorni. 
  • Potrà presentare la domanda il proprietario di un immobile adibito ad abitazione principale, titolare di un mutuo contratto per l’acquisto dello stesso immobile di importo non superiore a 250.000 euro.
  • Almeno per tutto il 2020 il requisito di presentazione del modello ISEE (con indicatore non superiore a 30 mila euro) è stato eliminato.
  • Il mutuo deve, inoltre, essere in ammortamento da almeno un anno al momento della presentazione della domanda. Ed è ammissibile anche il titolare del contratto di mutuo già in ritardo nel pagamento delle relative rate, purché il ritardo non superi i 90 giorni consecutivi.
  • Per quanto riguarda le modalità della presentazione della domanda, che verrà chiarita ulteriormente attraverso le disposizioni attuative, essa dovrà essere presentata direttamente alla banca, e pertanto bisognerà contattare le filiali. È consigliabile anticipare la richiesta inviando una mail alla propria Banca.
  • Nel periodo di durata della sospensione sono comunque dovuti il 50% degli interessi maturati a favore dell’Istituto di credito.

Inoltre, è opportuno ricordare che:

  • L’ammissione a tale fondo è estesa a liberi professionisti e lavoratori autonomi che autocertificano di aver registrato, in un trimestre successivo al 21/2/20, un calo del proprio fatturato del 33% del fatturato dell’ultimo trimestre del 2019.
  • Tale calo del fatturato deve essere conseguenza della chiusura o della restrizione della propria attività operata per effetto delle disposizioni contro il coronavirus adottate dalle Autorità.

Federconsumatori Milano ribadisce la propria vicinanza agli utenti e ai consumatori e invita tutti gli utenti in difficoltà o che credono di aver subito un’ingiustizia a contattare il numero telefonico 02-55025313, oppure a inviare una e-mail all’indirizzo di posta elettronica sportello@federconsumatori.milano.it